
Il prezzo del barile di greggio Brent per la consegna a febbraio è sceso oggi sul mercato dei futures di Londra del 2,78% a 77,17 dollari.
Il greggio del Mare del Nord, il benchmark europeo, ha chiuso la sessione sui Futures dell’International Exchange a 2,21 dollari al di sotto dei 79,38 dollari a cui aveva chiuso le contrattazioni martedì.
I prezzi del Brent hanno continuato la loro traiettoria discendente, particolarmente influenzata dalla contrazione dell’attività economica in Cina, e sono scesi al livello della fine del 2021.
Il calo delle importazioni totali dalla Cina, principale importatore mondiale di petrolio, ha ridotto le aspettative sull’evoluzione della domanda globale e ha contrastato l’ottimismo generato dall’allentamento delle restrizioni socio-economiche decise per contrastare l’avanzata della nuova pandemia di coronavirus.
Secondo gli analisti, anche l’aumento delle scorte di benzina negli Stati Uniti ha contribuito al calo del prezzo, nonostante la scorsa settimana le scorte di petrolio del Paese siano diminuite di oltre cinque milioni di barili.
Ma gli investitori sono ancora in attesa dell’impatto sull’offerta globale del tetto ai prezzi del petrolio russo imposto questa settimana dal G7 e dall’Unione Europea e dall’Australia.
I primi segnali indicano effetti limitati della misura, secondo gli analisti, che prevedono che le conseguenze materiali del tetto ai prezzi non saranno pienamente visibili fino a quando il Cremlino non avanzerà una risposta alla limitazione.